Fine dell’esperimento infinito

Questa immagine è relativamente recente, essendo stata ripresa il 23 giugno 2022 lungo la strada che da Ravignano conduce al Monte di Pale.

L’ultima volta che ci sono passato, il 3 marzo scorso, la scena non era più questa, perché la segnaletica qui raffigurata non era più presente, anche se non so dire da quanto tempo. Sicuramente è stata rimossa dopo il 13 gennaio 2023, quando ci sono passato la penultima volta, senza scattare foto, quindi nel corso dell’ultimo anno.

Segnaletica rimossa dopo la bellezza di oltre 15 anni. Infatti ne trattai per la prima volta in un articolo pubblicato nel febbraio 2008, a cui fece seguito un ulteriore articolo nel dicembre 2009, entrambi sulla Gazzetta di Foligno. Nel maggio 2021 feci un semplice richiamo, con immagini aggiornate, sulla mia testata personale, la Gattezza di Foligno.

Tale segnaletica indicava come pericoloso un tratto di strada di 600 metri in virtù della pavimentazione sperimentale che vi era stata allestita, disponendo su quel tratto di strada il limite di velocità di 30 chilometri orari.

Ovvero, per condurre un esperimento di pavimentazione stradale, si introduceva contestualmente un elemento di pericolo a detrimento dei veicoli in transito sulla strada, i cui conducenti, per limitare il rischio dovuto all’esperimento in corso, erano obbligati a limitare la velocità.

Logica vorrebbe che un intervento stradale sia finalizzato a ridurre il rischio e non certo ad accrescerlo, ma al Comune di Foligno così funzionava e così continua a funzionare.

A quanto si è potuto rilevare nel corso degli anni, non solo questa pavimentazione sperimentale (a differenza di quella impiegata efficacemente e senza tante messe in scena sulla strada che da Collepino sale verso il Subasio) non era distinguibile dal comune asfalto usato abitualmente, ma si è progressivamente deteriorata, presumibilmente aggravando il pericolo, col risultato che, dopo tutto questo tempo, ne sono rimaste solo rare tracce, che sarebbe ugualmente il caso di rimuovere.

Cosa sia intervenuto affinché il Comune di Foligno abbia finalmente deciso di porre fine a questa ennesima farsa non è dato sapere.

Resta comunque un quesito legittimo a cui, per decenza, l’Area Lavori Pubblici dovrebbe sentirsi in dovere di rispondere, ovvero se questo esperimento durato oltre così a lungo, abbia prodotto risultati utili in termini di esperienza e di benefici applicabili in futuro.

Se sì, quali e quando?

Se no, dobbiamo credere che, per oltre 15 anni, ci abbiano solo preso in giro?

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