Orte-Falconara, un binario… singolo o matrimoniale?

Riceviamo da Nazzareno Monachesi e volentieri pubblichiamo.

E’ da molto prima del terremoto del ’97 che si discute sul progetto di potenziare il collegamento passeggeri tra le regioni tirreniche e adriatiche realizzando un itinerario merci alternativo per i collegamenti nord-sud sul tracciato ferroviario di una linea storica, come la Orte Falconara.

Lo stesso PRG/97 del nostro Comune, tuttora vigente, indicava e vincolava i terreni attraversati dal nuovo doppio binario, in special modo al nord della città.

Il raddoppio dei binari nel nostro territorio, è iniziato, in parte, proprio negli anni 90, circa 30 anni fa.

Infatti, sulla Foligno-Trevi-Campello il nuovo doppio binario è attivo da tempo, mentre da Campello a Spoleto, una serie di vicissitudini, hanno portato ad allungare i tempi dei lavori tanto da non essere ancora terminati.

Poi, è arrivato il 2020. Anche se frastornati dalla pandemia, non passò inosservato, tra le tante dichiarazioni dell’allora Presidente del Consiglio, quell’accenno all’Alta Velocità della tratta Roma-Ancona, indicandola tra le priorità nel piano di rilancio per l’Italia.

C’erano molti documenti che iniziavano a dare sostanza a quelle dichiarazioni come l’allegato al DEF del 2020 e come il Piano delle infrastrutture e dei trasporti per un’Italia ad Alta velocità chiamato #italiaveloce.

Inutile dire che tale prospettiva rappresentava un’occasione unica, sia per superare l’isolamento della regione, sia per dare prospettive di sviluppo.

Poi, nei primi giorni del 2021, è arrivata l’approvazione del PNRR da parte dell’Europa. E, tra i tanti investimenti relativi alle infrastrutture c’era anche quello relativo alle cosiddette “connessioni diagonali” con alcuni interventi da realizzare sulla direttrice umbro-marchigiana. Praticamente, solo gli interventi realizzabili entro il 2026, fermo restando che l’obiettivo del piano #italiaveloce sarebbe rimasto tale.

Va ricordato che, per gli interventi finanziati con i fondi del PNRR, la Regione Marche si è subito attivata sulle tratte di propria competenza.

In Umbria, invece, per colpa degli “appetiti” di questo o quel territorio, si è ancora in fase di ipotesi e di progetti da elaborare.

Quante volte si è letto di politici regionali, amministratori, comitati e associazioni locali che volevano spostare il nuovo tracciato più a ridosso del capoluogo di regione e dell’aeroporto di San Francesco, tagliando fuori tutta la zona appenninica e spostando, di conseguenza il nodo tra le reti più a nord?

Tra le tante ipotesi, ricordo anche quella di utilizzare la ex FCU nella tratta Perugia Terni e verso Gubbio e Fossato. Un po’ come è successo con la Flaminia…

Comunque, sulla spinta di tali “appetiti” nel 2021, la Giunta Regionale ha chiesto a RFI di valutare tecnicamente la possibile deviazione rispetto al tracciato storico.

Il parere negativo di RFI avrà messo definitivamente fine alle diatribe tra territori? .Di sicuro, come sosteneva il sindaco di Gualdo Tadino in un comunicato, tali ipotesi infondate hanno allungato i tempi e, nel frattempo, nessun nuovo progetto ha preso il via.

A peggiorare il tutto, è arrivata, nell’agosto scorso, anche la decisione del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti di stornare molti dei fondi del PNRR destinati alle “connessioni diagonali” tra le quali la Orte Falconara, per destinarli verso altri investimenti. Per la nostra linea, solo qualche briciola in terra marchigiana, come si legge dagli ultimi articoli apparsi sui quotidiani locali, ma nulla più.

Eppure, gli amministratori locali si sono esaltati alla recente visita del Ministro. Esaltati per cosa? Per altre promesse? Dove sono i progetti, i cantieri attivi?

Fermo restando la Spoleto Campello che, nonostante i suoi tempi “giubilari”, è prossima alla messa in esercizio, si parla di progettare finalmente il raddoppio della Terni Spoleto. Un progetto, però, da ri-finanziare di nuovo, visto che i fondi destinati all’epoca sono insufficienti (nota della FIT CISL). Mentre, per la Foligno Fabriano, fermo restando il vecchio tracciato confermato da RFI, ancora è tutto nel libro dei sogni.

Intanto, però, gli investimenti per ripristinare la ex FCU vanno avanti a spron battuto… Forse, qualche fantasia sta cercando di realizzarsi?

Un dubbio da cancellare subito, visto che l’assessore regionale ha detto che sulla Orte Falconara, va tutto come previsto. Sì, perché, durante il lungo fermo della linea per lavori di messa in sicurezza in quel di Giuncano, installeranno il nuovo sistema ERTMS!

Ma ERTMS (European Rail Traffic Management System) è solo un moderno sistema tecnologico per gestire il traffico e che fornisce al macchinista tutte le informazioni necessarie per una guida strumentale, controllando con continuità gli effetti del suo operato sulla sicurezza della marcia del treno e attivando la frenatura d’urgenza nel caso di velocità del treno superiore a quella massima ammessa per la sicurezza.

Va ricordato che tale sistema è stato già installato su molte tratte delle reti ferroviarie italiane, anche su quelle secondarie, su quelle in concessione e verrà esteso ovunque.

Già, ovunque e, pertanto, non è un privilegio per la nostra Orte Falconara e, come ricordava la FILT CGIL locale un paio di anni fa al sindaco e all’assessore regionale, ERTMS (non RMTS come erroneamente riportato nei loro comunicati di allora) non fa superare i limiti infrastrutturali che determinano la massima velocità di esercizio della rete.

Forse, si recupererà qualche minuto di percorrenza laddove le infrastrutture lo permettono?

Sì, può essere che, laddove c’è già il doppio binario, si potranno avere performance superiori, ma siamo lontani da quella Alta Velocità promessa dal Presidente del Consiglio nel 2020 e riportata nei trionfalistici comunicati stampa dei nostri amministratori locali!

Ma non può essere altrimenti, visto che, chi rappresenta l’Umbria, si esalta per una stazione AV a Creti, in terra toscana, raggiungibile solo con mezzi privati e a più di un’ora da Foligno, (traffico permettendo)! Praticamente, come il sentirsi sazio con il profumo dell’arrosto che arriva dal vicino di casa!

Una domanda, sarà ora di far suonare la sveglia e alzarsi dal letto, oppure ci si rigira dall’altra parte e si continua nel lungo letargo?

Nazzareno Monachesi